Sono un Manager e …… “non ho tempo!”

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Sono un Manager e …… “non ho tempo!”

Una delle frasi che mi capita di sentire sempre più spesso dai manager è “non ho tempo”!

Molti di loro si lamentano che non hanno tempo per una serie di cose che dovrebbero essere importanti: “non ho tempo per pensare”, “non ho tempo per riflettere”, “non ho tempo per prepararmi”, “non ho tempo per incontrare altre persone”, “non ho tempo per pianificare”, “non ho tempo per aggiornarmi”, “non ho tempo per rispondere alle email”, “non ho tempo per telefonare”, “non ho tempo per prendermi una pausa”, ecc.

Insomma, tanti manager sembrano essere pagati dalle aziende per non aver tempo!

Mi domando se questo “non ho tempo” è: 1) un modo di dire, una moda oppure un atteggiamento 2) una verità

Se la risposta fosse la seconda e i manager non hanno tempo perché si dedicano a cose molto importanti e strategiche per la loro azienda, allora in questo caso non ci sarebbe da preoccuparsi. Va tutto bene. Semmai, se fossi uno di loro cercherei di farmi pagare un po’ di più, visto che mi concentro così tanto su aspetti fondamentali per l’azienda.

Ma se la risposta fosse la seconda e i manager non avessero davvero tempo perché sono oberati dall’operatività o perché si fanno “rubare” il tempo dai capi, dai colleghi, dalle riunioni, dai processi o dalla burocrazia interna, allora ci sarebbe da preoccuparsi. Non va per niente bene. Se fossi l’azienda mi chiederei se vale la pena pagare dei manager che non hanno tempo. Invece se fossi il manager mi chiederei che autorevolezza posso avere se mi mostro come un professionista che non governa il suo tempo!

La situazione diventa addirittura allarmante quando il collaboratore ha bisogno di confrontarsi con il suo manager per impostare un progetto o prendere una decisione e questi risponde “non ho tempo!”. Se fossi il manager mi chiederei se sto svolgendo davvero il mio ruolo in modo responsabile. Invece se fossi l’azienda mi chiederei se ho assegnato il ruolo di manager alla persona giusta.

Io mi auguro che si tratti di una moda, di un modo di atteggiarsi, magari un “tirarsela”un po’ da parte di molti manager, anche se francamente la trovo una modalità un tantino delegittimante e che non mostra grande senso di responsabilità.

Ma il sospetto che si tratti invece di una verità è molto forte e aumenta ancora più quando sento che anche fra i CEO e gli HR – le figure che più dovrebbero governare e trasmettere la cultura aziendale, anche con l’esempio – uno degli intercalari che sta diventando sempre più frequente è “non ho tempo!”.

E in questo caso il detto “Mal comune, mezzo gaudio!” non è di beneficio ad alcuno.

 

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